Non il solo degli avvoltoi che stanno roteando sulla dichiarazione di uno dei più grandi allenatori dell’epoca recente, ma sicuramente uno che serve a dare ancora più valore alle parole di Sacchi. Se il più grande affarista tra i procuratori del calcio si schiera contro le tue frasi, significa che hai colto nel segno.
“Non sono certo razzista e la mia storia di allenatore lo dimostra, a partire da Rijkaard, ma a guardare il torneo di Viareggio mi viene da dire che ci sono troppi giocatori di colore, anche nelle squadre Primavera. Il business ormai ha la meglio su tutto”. I trafficanti di calciatori, come quelli di operai fanno lauti affari importando elementi a basso costo. Chi vuole può leggere un bel reportage del Telegraph sul tema: The dark side of football transfers
Vuoi mettere importare qualche adolescente africano pronto a tutto, che poi rivendi facendo soldi, rispetto a far crescere talenti italiani?
L’ex c.t. della Nazionale è intervenuto, in serata, a Montecatini Terme (Pistoia) per la consegna dei premi Maestrelli. “L’Italia non ha dignità, non ha orgoglio: non è possibile vedere squadre con 15 stranieri” ha concluso.
Difendere l’identità nazionale ed etnica non è razzismo, è buon senso.
Ha detto quello che tutti pensano. Ma che i media di distrazione di massa come il succitato gazzettino cercano di confondere, perché di proprietà di chi, con questi traffici guadagna.
E vale per lo sport, come vale per ogni settore della vita.
Si può chiedere a chi ha fatto e fa miliardi con il traffico di giocatori, di essere contro il traffico di giocatori? Evidentemente no. Più giovani li raccatti, più soldi puoi fare in prospettiva.
Ma gli affaristi sono furbi e con i loro soldi controllano i media di distrazione di massa. Utilizzano il ‘razzismo’, e i bimbominkia che ci credono, come clava per reprimere il dissenso e portare avanti i loro loschi affari.