SANT’ANTIMO – Non solo vengono dall’altro capo del mondo a rubare lavoro, offrendosi per paghe da fame in una zona d’Italia con una disoccupazione record, ma protestano anche. Ieri, un centinaio di lavoratori bengalesi impiegati nelle fabbriche tessili dell’area nord di Napoli, ha protestato contro le condizioni in cui sono costretti a lavorare dai loro datori di lavoro.
Domanda: chi vi ci ha fatti venire? Senza di voi, quei lavori andrebbero ad operai locali per paghe decenti e condizioni di lavoro normali.
Tempo fa avevano denunciato “turni inumani a cui sono sottoposti, senza neppure una giusta retribuzione”, turni e retribuzione che avevano accettato sostituendo operai italiani. Si sono riuniti in assemblea a Sant’Antimo proprio dopo la denuncia per aggressione presentata da uno degli imprenditori nei confronti di un suo operaio che lo aveva a sua volta denunciato per schiavitù. Dopo avere fatto tappa in piazza della Repubblica, i migranti si sono spostati nella sede della famigerata associazione “Dada Ghezo”, dove l’incontro è proseguito.
Imprenditori senza scrupoli in cerca di schiavi che si offrono: è tutta qui l’immigrazione. Con appendice di associazioni che lucrano sul business.