Questa scritta contro il suo portavoce provinciale Andrea Piepoli, è apparsa a Taranto, come denuncia Gioventù Nazionale Puglia, il 10 Febbraio, nel pieno delle celebrazioni del ” Giorno del Ricordo” per i martiri delle Foibe. Il muro è nei pressi dell’istituto “Quinto Ennio” frequentato proprio dal rappresentante di GN.
Ovviamente non è intervenuta la Digos.
Per questa scritta, invece, venne imbastito addirittura un processo, con tutta la Digos locale a caccia del possibile estensore della ‘grave minaccia’.
Quindi, invitare una congolese a tornare in Congo è reato, minacciare una ragazzo italiano di omicidio no. E’ la società moderna.
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