La Svizzera ‘blocca’ l’immigrazione

Vox
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In risposta al referendum sull’immigrazione del febbraio 2014, il governo federale svizzero presenta un progetto di legge che propone tetti massimi e ingressi contingentati annualmente per
tutti gli stranieri, con priorità ai lavoratori già presenti nel Paese. Lo scrive il Corriere del Ticino on line.

Il Consiglio federale si baserà sui rilevamenti del fabbisogno dei Cantoni e sulle raccomandazioni di una commissione dell’immigrazione.

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In attuazione dell’iniziativa popolare contro l’immigrazione di massa approvata il 9 febbraio 2014, il Consiglio federale intende introdurre tetti massimi e contingenti annuali per tutti gli stranieri, dando nel contempo la priorità al reclutamento della forza lavoro già presente in Svizzera. È quanto prevede il progetto preliminare di legge inviato oggi in consultazione, il cui successo dipenderà dalla capacità elvetica di rinegoziare con successo l’Accordo di libera circolazione delle persone con l’Unione Europea (è infatti quest’accordo che disciplina l’entrata dei cittadini UE e dell’AELS).

I tetti massimi sono applicati ai soggiorni per fini lavorativi di più di quattro mesi, ossia ai permessi di dimora e ai permessi di soggiorno di breve durata. Vi sottostanno pure i frontalieri, i famigliari, gli immigrati che non lavorano, come anche i rifugiati e le persone ammesse provvisoriamente, indica una nota odierna del Governo. Il progetto preliminare prevede che sia l’Esecutivo a fissare i tetti massimi e i contingenti. Si è rinunciato a definire in anticipo un obiettivo di riduzione rigido per preservare gli interessi generali dell’economia. Il Consiglio federale si baserà sui rilevamenti del fabbisogno dei Cantoni e sulle raccomandazioni di una commissione dell’immigrazione.