Comune sfratta famiglia italiana: “Andate nel campo nomadi”

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Varese – In una roulotte, a Giubiano, vive una famiglia italiana, scappata dalle case Aler assediate dai topi, dai quali un loro figlio è stato morso. E mentre il capofamiglia Luigi raccoglie i rami per alimentare la stufa, arriva la Polizia locale e notifica lo “sfratto” da quell’appezzamento di terreno comunale che era stato occupato quattro mesi fa da marito e moglie e quattro figli.

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“Che cosa succede? Noi non vogliamo andarcene non andiamo nel campo nomadi”, dicono. Il documento (che porta la data del 29 dicembre ma è stato notificato il 5 febbraio) dice che l’attività adulti dell’assessorato alla Persona invita “a collocare il proprio mezzo al Campo di via Friuli” dove è stato individuato uno spazio “idoneo a ospitare roulotte e/o camper”. Lo spostamento “deve essere fatto entro 10 giorni dal ricevimento della presente nota”. Insomma: andate con gli zingari.

Per l’assessore a ‘Persona e famiglia’, tal Enrico Angelini: “L’invito allo spostamento nasce dai contatti che da settimane abbiamo con Aler, affinché venga individuato un alloggio che possa ospitarli, visto che quello che occupavano a Biumo Superiore non può essere recuperato, per le condizioni nelle quali si trova – dice l’assessore Angelini – Con l’Aler il nostro dirigente Daniele Micheletto ha avviato contatti da tempo e siamo in procinto di trovare una soluzione abitativa adeguata per la famiglia. Questione al massimo di qualche settimana”.

Ma loro, giustamente, non ci stanno: “Non sono nomadi, i Terenghi, se è per pochi giorni tanto vale lasciarli dove sono”, dice Emanuela Romeo, responsabile delle pari oppurtunità e della disabilità di Riva Destra, che ha portato a conoscenza dei cittadini la situazione della famiglia e avviato una colletta e una cordata di aiuti.




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