E’ morto da eroe, Maaz, il pilota giordano bruciato vivo dagli islamici di ISIS. Da eroe, perché – fidatevi di quello che vi diciamo, avendo visionato il video che non vi mostreremo – è rimasto in piedi mentre il fuoco, lentamente, lo consumava.

Ha umiliato i propri carnefici, non cadendo mai in ginocchio, nemmeno quando le fiamme lo avevo ridotto ad un misero ricordo di un uomo. Anche quando il fuoco lo aveva consumato quasi fino all’anima. Non è caduto in ginocchio Maaz, è morto come muoiono pochi.

Ricordiamo solo due, che da eroi hanno affrontata la morte per mano islamica con tale ieratica ‘potenza’: l’ostaggio giapponese, sgozzato pochi giorni prima di lui, e il nostro Quattrocchi, che gridò in faccia ai suoi carnefici “ora vi faccio vedere come muore un italiano”.

E’ alla fine di tutto, che si ‘vede’ un uomo.

E se pensiamo a quanti vivono tutta una vita in ginocchio, capiamo che no, non siamo ‘tutti uguali’.