Varoufakis, il nuovo ministro delle Finanze greco, sta facendo un gioco pericoloso. L’uomo è un esperto della ‘teoria dei giochi’, dovrebbe sapere che quando entrambi i ‘concorrenti’ sono convinti che l’altro ceda, non finisce bene. E la situazione ci pare proprio questa.

Sembra che il governo greco voglia la botte piena e la moglie ubriaca. Vuole rimanere nell’euro. Il che è una follia in sé, per un Paese come la Grecia, ma vuole, oltretutto, rimanerci alle sue condizioni, contando sul fatto che la propria uscita genererebbe un caos che la Ue non può permettersi. Il che è vero, ma al tempo stesso, la Germania crede di poterselo permettere ed è convinta che sia la Grecia a non potersi permettere un’uscita dall’Euro. Entrambe le parti sono convinte che l’altra cederà, alla fine. L’esito, in tal caso, è scontato. E catastrofico.

La fuga di capitali dal sistema bancario greco ha già assunto livelli da fallimento, il sistema finanziario greco regge solo per il Target 2, i trasferimenti di denaro da altre banche dell’Eurozona. Ma in caso di ‘non accordo’ entro la fine di Febbraio, questi trasferimenti verranno bloccati, se non dalla BCE, dalla Bundesbank: e visto che Target2 è essenziale per finanziare la fuga di capitali dal sistema bancario greco, una volta bloccato, sarà il fallimento.

Ovviamente, tutto questo non accadrebbe se la Grecia decidesse un’uscita ordinata dall’Euro, a quel punto, tornerebbe a battere moneta, e non avrebbe bisogno di ‘finanziare la fuga di capitale con i trasferimenti’ bancari. Ma Syriza è un movimento eurofanatico, solo contro l’austerità.

Se insiste su questo piano (rimanere nell’euro e pretendere di decidere a quali condizioni), controlli dei capitali e limiti al ​​prelievo di contanti dalle banche sono questione di settimane, più probabilmente di giorni.

E che quelli di Syriza non abbiano capito nulla, lo dimostra la dichiarazione di Tsipras, che ha escluso “di rivolgersi alla Russia per ricevere aiuti”.
Lo ha dichiarato parlando a Nicosia, prima tappa del suo primo viaggio all’estero come premier, viaggio che lo porterà tra domani e mercoledì a Roma, Parigi e Bruxelles.

Tsipras ha aggiunto che un’uscita della Grecia dall’eurozona sarebbe “un’amputazione dell’Europa sudorientale”. A volte le amputazioni sono inevitabili.