Nuova sentenza ‘entropica’ della Corte di Strasburgo

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L’Italia ha violato il diritto di una coppia sposata a poter riconoscere come proprio figlio un bambino che non ha
nessun legame biologico con loro, nato in Russia da una cosiddetta ‘madre surrogata’. Termine osceno, come se il termine ‘mamma’ possa assumere ‘qualità’ differenti con un aggettivo.

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Lo stabilisce una demenziale e disgustosa sentenza della cosiddetta ‘Corte dei diritti umani’, una combriccola di giudici strapagati con sede a Strasburgo, che condanna l’Italia ‘perché non ha dimostrato che l’allontanamento del piccolo dalla coppia era necessario’.

Lo schifo è a monte. Chi compra bambini deve essere ingabbiato. Non si ‘affittano’ donne perché partoriscano un bambino su misura. E’ tempo di trattare i criminali come meritano, la deriva morale dell’Occidente, portata avanti da tribunali illetittimi come quello dei ‘diritti umani’ (l’umanitarismo è la vera forma di nazismo moderno, perché in nome di un concetto astratto piega i diritti dei più deboli ai vizi dei più forti).