Magistrato libera l’assassino marocchino di Giancarlo Ravidà

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Ci risiamo, nuova follia targata magistratura

Torna in libertà l’assassino marocchino ventottenne, agli arresti domiciliari per aver investito e ucciso, il 3 gennaio scorso a Prato Giancarlo Ravidà, 19 anni.

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L’africano era fuggito per poi ‘costituirsi’ solo due giorni dopo l’incidente. Quando ormai era braccato.

L’AVVOCATO

Il vergognoso tribunale del riesame di Firenze ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato difensore del 28enne, Leonardo Pugi, contro la misura di custodia cautelare disposta dal gip di Prato.

Nemmeno i domiciliari. E lo dobbiamo, sia al magistrato, sia alle varie svuotacarceri approvate dai governi Monti, Letta e Renzi, che hanno lasciato ai magistrati troppa autonomia decisionale. Che schifo.




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