Caritas raccoglieva cibo per i ‘poveri’ che poi veniva rivenduto a ristoranti

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L’ennesima Onlus di ladri. A Ponzano Veneto, l’associazione “Mano tesa per aiutare” dei cugini Flavio e Roberto Zambon, che raccoglieva cibo destinato ai bisognosi, è stata denunciata dai carabinieri: è stato scoperto che il materiale raccolto dai volontari veniva stoccato in un magazzino e rivenduto a ristoranti con “bolle” intestate ad una ‘ditta’ che nel frattempo era stata costituita dai due parenti, presidente e vicepresidente della Onlus.

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La Onlus, che collabora con la Caritas e anche con alcuni comuni della provincia, come Ponzano, raccoglieva alimenti che “in teoria avrebbero dovuto esser distribuiti alle persone in stato di bisogno, ma in realtà una parte di questi alimenti in particolare quelli di marche molto note di Pasta, olio, tonno, ecc.. venivano accantonate su precisa disposizione dei due responsabili”.

I titolari hanno anche presentato una denuncia di furto per giustificare il ‘cibo mancante’. Sono così accusati anche di simulazione di reato.

NOTIZIA DI QUALCHE MESE FA

PONZANO – La giunta Bianchin (Partito Democratico) e Una mano tesa per aiutare, la onlus che gestisce il banco alimentare per i poveri, adesso vanno a braccetto. Dopo il botta e riposta al veleno, è arrivato non solo l’accordo per l’occupazione dei locali della casa delle associazioni, ma pure il via libera all’uso dello spazio esterno per la cura di frutta e verdura. Un okay non scontato dopo che a inizio agosto un’ordinanza del sindaco impose all’associazione di gettare circa 400 chili di frutta e verdura marciti sotto il sole. «Nei giorni scorsi abbiamo comunicato al gruppo il permesso di utilizzare gli spazi esterni per pulire gli alimenti – annuncia il primo cittadino, Monia Bianchin – con un solo vincolo: il rapido smaltimento dei rifiuti derivanti da queste operazioni, in particolare della frazione umida». Un vincolo di buon senso. Da parte sua la onlus ha già iniziato a lavorare per la sistemazione della cella frigo. Per quanto riguarda la raccolta del cibo, invece, il Comune ha chiarito che farà tutto il possibile per promuoverla non solo attraverso i supermercati, ma anche con i produttori locali, i laboratori e le associazioni di categoria. Oltre 60 delle 130 persone che frequentano il banco alimentare, dopotutto, sono inviate direttamente dai servizi sociali del municipio.