Gianfranco Balzi è un milanese di sessant’anni che nel 2013 si è visto occupare la casa da una coppia mista – le peggiori – italiano lui, marocchina lei. Balzi li denuncia, ma le fantomatiche forze dell’ordine – non per colpa degli agenti, sia chiaro – identificano gli abusivi senza sgomberarli.
Balzi fa da sé, come dovrebbe fare ogni italiano con qualche residuo di coglioni, e quando gli occupanti sono fuori casa, entra in casa, fa cambiare la serratura e si barrica all’interno. Quando gli abusivi tornano chiamano la polizia.
“Sono arrivate due pattuglie, che mi hanno buttato fuori di casa, mi hanno perquisito, mi hanno denunciato e hanno consentito agli abusivi di tornare dentro casa mia. Mi hanno pure costretto a rimettere la vecchia serratura.”
Poi, lo denunciano violazione di domicilio e, notate bene: esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Un reato che non dovrebbe esiste in un Paese civile, cosa significa ‘esercizio arbitrario delle proprie ragioni’?
“È assurdo: sono stato denunciato per la violazione del mio domicilio”.
Una storia assurda, ma c’è ancora spazio per la più classica delle ciliegine sulla torta: in quanto proprietario dell’appartamento, al signor Balzi vengono recapitate le bollette per il pagamento del riscaldamento centralizzato. Dopo un po’ ha smesso di pagarle e ora aspetta solo le ingiunzioni di pagamento.
Questa è l’Italia del 2015.