Oggi sono Charlie, ma ieri non erano Stormfront: libertà d’espressione a targhe alterne

Vox
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Emanuele Fiano e Marco Pasqua ce li ricordavamo feroci e accaniti persecutori della libertà di espressione al tempo dell’affaire Stormfront, e uno di loro anche quando gli accoliti di SEL cercarono di silenziare il sito tuttiicriminidegliimmigrati.com. In questi giorni, li ritroviamo come ‘difensori della libertà di espressione’. Sono i misteri della mente umana.

Non si può essere per la ‘libertà di espressione’ a targhe alterne. O lo si è per tutti, non importa quali siano le idee e le forme di espressione, oppure meglio avere il coraggio di tacere. E questo, vale ancora di più con quelle idee che non si condividono.

I due personaggi si dimostrano per quello che erano (e sono):

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Uno spazio bianco.

Non c’è alcuna differenza tra i terroristi islamici che hanno massacrati i disegnatori di Charlie Hebdo, e i magistrati che hanno perseguitato, tenendoli in carcere per oltre un anno, alcuni ragazzi che scrivevano su un forum: i primi hanno sicuramente più attributi dei secondi.

Invece, noi oggi siamo Charlie, ieri eravamo Stormfront e domani saremo chiunque verrà perseguitato per le proprie idee. Non importa quali.

Identità.com

E a proposito di Fiano, l’altro giorno era a Milano per manifestare contro un convegno sulla famiglia e per la legge liberticida sulla cosiddetta ‘omofobia’. A proposito di ‘libertà di espressione’…Stalin sarebbe fiero di lui.




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