CRISTIANI BRUCIATI NELLE CHIESE: QUESTO ERA UN UOMO?

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MOLTI CADAVERI CARBONIZZATI NELLE CHIESE RIDOTTE IN CENERE: QUANDO L’ISLAM INCONTRA L’AFRICA, LA BARBARIE SI ESALTA

Niger

 

Ventitre chiese distrutte, corpi in cenere:tutto questo, per una vignetta su Maometto, apparsa in copertina sul periodico Charlie Hebdo

In un messaggio alla Nazione, diffuso lo scorso 17 gennaio, il Presidente del Niger, Mahamadou Issoufou, ha annunciato il ritrovamento, tra i resti delle chiese incendiate a Niamey, di quattro corpi carbonizzati. Più un quinto, individuato a Zinder, ov’era esplosa venerdì scorso la prima, furibonda manifestazione contro Charlie Hebdo con lanci di pietre contro le forze dell’ordine ed un bilancio di 5 morti e 45 feriti. Altri due templi sono stati ridotti in cenere a Maradi, un altro a Gouré, in fiamme anche la residenza del ministro degli Esteri.

Nella notte, il bilancio è salito a otto tredici morti.

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Sono 23 in tutto – sui solo 45 presenti di epoca coloniale – gli edifici sacri dati alle fiamme nella capitale del Niger, questo è ad oggi il bilancio totale. Un’ondata di violenza mai vista nel Paese: copie della Sacra Bibbia sono state strappate e bruciate, devastati i locali dell’azienda francese PMU-Pari Mutuel Urbain, saccheggiati i negozi dell’operatore di telefonia francese Orange, distrutti ristoranti e bandiere francesi. Tutto ciò, dichiaratamente, come esplicita reazione alle vignette di Charlie Hebdo. L’ambasciata di Francia a Niamey ha espressamente invitato i connazionali ad «evitare di uscir di casa».

La Cattedrale della capitale del Niger è stata protetta da un cordone umano, formato da un centinaio di poliziotti in tenuta anti-sommossa, armati di caschi e scudi, per proteggersi, anche col lancio di gas lacrimogeni, dalle pietre lanciate contro di loro dai manifestanti musulmani, un migliaio in tutto, riunitisi nonostante il veto esplicitamente opposto loro dalle autorità. Brandivano striscioni con le scritte «L’armata di Maometto s’è svegliata» oppure «Sacrifico mio padre e mia madre per il nostro profeta».

Ricordate: è questa gente che fate crescere, con gli aiuti agli ‘affamati del terzo mondo’.

Ad evidenziare lo scarso QI degli africani: Charlie Hebdo è notoriamente un giornale satirico laico – più ateo che laico – e loro, reagiscono bruciando le chiese…

Per alcune notizie di questo articolo, si ringrazia: nocristianofobia.org