WASHINGTON – Il presidente Usa Barack Hussein Obama ha esortato i Paesi europei ad assimilare meglio le loro minoranze musulmane in risposta agli attacchi di Parigi. Avvertendo che la risposta alla recente violenza non deve essere semplicemente un giro di vite sulla sicurezza.

Pensare che l’Europa aveva raggiunto una situazione di pace e stabilità durata mezzo secolo, proprio al punto minimo di differenze etnica all’interno delle Nazioni (a parte la Jugoslavia, con esiti noti) e pensare che tutto questo è stato buttato via in pochi anni di immigrazione selvaggia, grida vendetta. Non esistono società multietniche pacifiche.

“Il nostro più grande vantaggio, importante, è che le nostre popolazioni musulmane sentono di essere americane e c’è questo incredibile processo di immigrazione e assimilazione che fa parte della nostra tradizione”, ha detto il keniano dalla faccia di bronzo, dimentico di Ferguson, la strage di Boston e quella di Fort Worth.

La realtà è diversa. L’Europa aveva un vantaggio rispetto agli Usa: era omogenea etnicamente. Gli Usa hanno lavorato con la propaganda per eliminare questo vantaggio e disarticolare le nostre società. Per renderci più simili a loro. E senza un territorio sconfinato e vuoto come il loro.