Violenza e tensione, ieri sera, all’ufficio servizi sociali del Comune di Castellamonte, occupato da alcune decine di sedicenti profughi provenienti dal Senegal, Paese notoriamente in guerra circa un secolo fa.

I clandestini – perché di questo si tratta – sono attualmente ospiti di una ‘comunità terapeutica’ in frazione Filia. Già lo scorso settembre un gruppo di africani bloccò il traffico. Il sindaco, tal Paolo Mascheroni, invece di farli sgombrare dalla forza pubblica, ha condotto non meglio precisate “trattative”: avrà qualche ‘interesse’ nel business.

Ingatti, insieme al personale del Comune, c’erano anche i responsabili della cooperativa che segue i ‘profughi’ in Canavese a spese nostre.

Profughi senegalesi? Ma andate a casa vostra, e portatevi quel fannullone di Al Fano.