La Banca centrale europea sta prendendo in considerazione tre possibili opzioni per l’acquisto di titoli di Stato in vista dell’incontro incontro politico del prossimo 22 gennaio.
Mentre crescono i timori che la Grecia trascinerà l’Euro verso il baratro, si alza il rischio deflazione dopo i dati tedeschi e la contrazione dell’attività manifatturiera in Francia e Italia. Anche il calo troppo repentino del petrolio – pur se positivo in assoluto – rischia in queste condizioni economiche di innestare una psicologia deflazionista nei consumatori.
I mercati si aspettano che la BCE sveli i piani per l’acquisto di titoli di Stato della zona euro con l’emissione di nuovamoneta, una politica nota come quantitative easing.
Secondo il quotidiano olandese Het Financieele Dagblad, una delle di opzioni che gli stregoni di Francoforte stanno prendendo in considerazione è pompare liquidità nel sistema finanziario con l’acquisto di titoli di Stato dei vari Paesi in quantità proporzionale alla quota di partecipazione dello Stato membro nella banca centrale.
Una seconda opzione è per la BCE di acquistare solo tripla A nominale dei titoli di Stato, guidando i loro rendimenti a zero o in territorio negativo.La speranza è che questo avrebbe spinto gli investitori ad acquistare sovrano più rischiose e debito societario.
La terza opzione è simile alla prima, ma le banche centrali nazionali farebbe l’acquisto, il che significa che il rischio sarebbe “in linea di principio” rimanere con il paese in questione, dice il giornale.
La BCE ha rifiutato di commentare la notizia, anche se sembra essere in linea con i commenti fatti da BCE capo economista Peter Praet a un giornale tedesco la settimana scorsa.