Islamici ‘moderati’ finanziati da Ue-Usa hanno distrutto chiese e tombe di Kessab – FOTO

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Una croce broekn si trova su una tomba profanata nel cimitero armeno di Kessab

 

Ieri il Telegraph ha pubblicato un interessante reportage dalla città cristiana di Kessab o Kassab in Siria che conferma quanto pubblicato in precedenza da VOX.

Quando fecero irruzione e conquistarono Kessab, i cosiddetti ‘ribelli’ – così definivano e definiscono i media occidentali l’opposizione siriana degli islamici moderati – avevano pubblicato foto di se stessi mentre proteggevano le antiche chiese, per dimostrare che non erano estremisti, ma ‘moderati’. Ma la visita alla città siriana racconta una storia diversa.

 

E la racconta il Telegraph: chiese bruciate e tombe profanate.

La pioggia filtrava nelle tombe con le lastre in frantumi. Nelle vicinanze, croci di marmo giacevano a pezzi. Fiori di plastica, una volta amorevolmente posti su una tomba, erano strappati e sepolti nella terra.

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Accanto al cimitero profanato nella città siriana di Kessab sorgeva la chiesa della Santa Trinità Evangelica Armena. La sua biblioteca, i banchi e l’altare sono stati tutti bruciati.

Gli autori hanno dimostrato sia scopo che gioia nella loro distruzione dei siti cristiani in questa antica città armena. Statue sono stati crivellate di colpi e slogan islamisti sono stati scarabocchiati sui muri di case e negozi.

Una volta un rifugio dalla guerra civile siriana, immerso nelle colline della provincia di Latakia, Kessab ha guadagnato fama internazionale quando è stata conquistata dai ribelli ‘moderati’ la scorsa primavera in un attacco a sorpresa che ha costretto 2.500 cristiani armeni della città a fuggire.

La Turchia (nemica degli armeni cristiani) è stata ampiamente accusata di avere aiutato gli insorti a catturare Kessab, nonostante la partecipazione all’attacco di Jabhat al-Nusra, un affiliato di al-Qaeda.

Ma le forze armate siriane hanno preso di nuovo la città nel mese di giugno, dopo tre mesi di occupazione dei ribelli. Il Telegraph si è recato nella zona per un viaggio a testimoniare le conseguenze della battaglia.

La profanazione di chiese a Kessab contraddice le affermazioni dei ribelli siriani che i loro combattenti erano protettori non settari dei residenti cristiani e del loro patrimonio religioso.

E’ la conferma di quanto scritto da VOX mesi fa:

Alcuni famigerati siti anti-bufala avevano accusato VOX di false accuse nei confronti dei loro amici della cosiddetta ‘opposizione siriana. Ma noi avevamo ricevuto le notizie direttamente dalla zona, da quella gente che viveva lì e che non sale sui barconi, sui barconi salgono gli islamici: per invaderci, dopo avere saccheggiato le chiese di Kessab.