Questa ennesima dichiarazione di un rappresentate islamico non ha bisogno di molti commenti.
Per lui, la ‘schiavitù islamica è il più grande onore per le donne non musulmane‘. La schiavitù islamica comprende, oltre ad ‘accudire’ il padrone, anche soddisfare le voglie sessuali sue e di chi lui vuole: stupro

L’uomo – se così possiamo definirlo – è un ‘australiano’ dello Stato Islamico che è apparso in un video di propaganda di ISIS.
Ha sostenuto che le donne non musulmane sono “usate e abusate” e che diventare schiave di un islamico è “il più grande onore che si può rendere loro”.
Abu Khalid, soprannominato ‘imam di Melbourne’, è il perfetto rappresentante di quella che gli antirazzisti definiscono ‘nuova umanità’, figura mitologica di ‘migrante integrato’.
Viveva a Melbourne ed è di razza mista cambogiana-fijana. Frequentava la moschea. Ieri ha utilizzato i social media dal Medio Oriente, dove decapita cristiani e violenta cristiane, per esprimere le sue rivendicazioni ideali.
“Essere una Sabaya (schiava sessuale degli islamici) è il più grande onore per le cristiane”, ha scritto.
Ha manifestato esplicitamente quello che é il pensiero di tutti gli islamici di sesso maschile. I signori del politicamente corretto e pro-immigrazione, lo sanno che gli islamici pensano questo, ma lo negano, inculcando alle masse che quelli che vengono qua sono tutto bravi e integrati.
Nessun islamico é integrabile nella società occidentale, perché facendolo vivere in mezzo a noi non si civilizza affatto, crea solo problemi. Uno che fa determinate affermazioni pubblicamente va denunciato per istigazione alla violenza, nella fattispecie violenza di tipo carnale.
Per loro lo stupro commesso da un musulmano ai danni di una cristiana, non é tale, lo considerano un normale rapporto sessuale, in quanto nella loro “cultura” la donna cristiana (specie se bianca), é una puttana, anche se é vergine.
Ma purtroppo i nostri governi negli ultimi 20 anni hanno permesso a questa feccia di invaderci, con tutto quello che ne consegue.