Economia italiana crolla: ma Draghi teme ‘inflazione’

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“Il rischio di non rispettare il nostro mandato sulla stabilità dei prezzi è più alto di 6 mesi fa”. Questa la bizzarra dichiarazione del dipendente GS presidente Bce, Draghi, al quotidiano tedesco “Handelsblatt”, nel mezzo della più feroce deflazione dal dopoguerra.

La Bce – dice – ha in corso “preparativi tecnici” per modificare “la dimensione, la velocità e la composizione delle nostre misure a inizio 2015, se queste dovessero essere necessarie, per reagire a un periodo troppo lungo di bassa inflazione”.

Merkel ordina, Marietto esegue.

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Che Draghi non abbia il polso della situazione economica della derelitta Eurozona, lo conferma l’indice Pmi italiano, che nello scorso mese di dicembre ha registrato il minimo dal maggio 2013. L’indice, che monitora l’attività manifatturiera, è infatti caduto a 48,4 punti dai 49 di novembre.

E’ la terza flessione consecutiva su base congiunturale. “Ci vorrà molto tempo prima di tornare ai livelli di otto anni fa”, ha affermato il presidente delle Pmi, Galassi.

E sempre a dicembre, l’indice Pmi della zona euro si ferma a 50,6, meno della stima precedente che lo dava a 50,8.

Tutto fuorché pericolo inflazione.