“Io, stuprata da somalo con una pistola”

Vox
Condividi!

STORIE DI DONNE AL TEMPO DELL’IMMIGRAZIONE

Ancora un caso di stupro targato ‘somalia’ in Svezia, dove una donna è stata violentata, stuprata fino a sanguinare con una pistola da una gang di immigrati somali .

Il rischio di essere violentate nel ‘paradiso’ multietnico svedese durante l’arco della vita è  uno su quattro, che è probabilmente pari al rischio di essere violentata in paesi in guerra, come l’Iraq o la Siria. Quando si tratta di stupri, l’islamizzata Svezia è già in uno stato di guerra .

Non va meglio nella vicina Norvegia, dove  il 100 per cento  di tutti gli stupri negli ultimi cinque anni a Oslo sono stati commessi da immigrati provenienti da paesi “non occidentali”. A Stavanger, una grande città norvegese,  il 90 per cento  degli stupri sono commessi da “immigrati”.

Il brutale stupro ha avuto luogo il 12 settembre 2014. Ne parliamo perché è iniziato il processo.

Tutto è iniziato quando l’immigrato somalo ha rubato la bici della donna. Che ha avuto la sfortunata idea di inseguirlo.

‘Ora morirai cazzo, fica!’, le parole che il somalo le ha gridato mentre l’aggrediva.

Vox

E’ stata presa a calci e colpita alla testa con una bottiglia di vetro e poi violentata in modi diversi. La donna ha subito gravi lesioni.

Secondo il giudice, lo stupro era “spietato, brutale e caratterizzato da spregio”.

La donna ha sentito la paura della morte, e molte volte durante gli stupri lo ha scongiurato di fermarsi, a un certo punto, anche appoggiata sulle ginocchia con le mani giunte. L’africano la teneva in un modo che lei non riusciva a respirare. Sdraiandola su vetri rotti ha tentato uno stupro anale ‘, si legge nella sentenza.

Ibrahim Ahmed Dahir, questo il nome dello sporco bastardo, ha dichiarato che lui non ricorda nulla dello stupro, ed è stato condannato alla pena ridicola di 6 anni di carcere, più un ‘risarcimento’ di 15mila euro. Un risarcimento…

L’uomo, ‘grazie’ allo Ius Soli, è cittadino svedese e non può quindi essere espulso in Somalia.

L’uomo sarà uno dei tanti raccattati dai presunti militari della Marina italiana. Non dubitate, questa ragazza, come migliaia di altre, l’avete stuprata anche voi.