Nave italiana brucia, Marina ha altri impegni…

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Mentre prosegue il tentativo di salvare tutti i passeggeri della nave passeggeri italiana Norman Atlantic, non possiamo non notare come i cosiddetti ‘militari’ della ormai ex Marina Militare siano impegnati molte miglia più a sud – quasi in Africa – alla spasmodica ricerca di clienti per le coop di Poletti.

Questi i mezzi impegnati in Mare Nostrum Triton. Intelligenza vorrebbe che i mezzi della Marina fossero dispiegati su tutte le acque territoriali italiane, in modo da poter intervenire con prontezza in casi di emergenza. Invece sono tutti concentrati davanti alla Libia a caccia di elettori del PD.

E attenzione a dire la solita tiritera che ‘la Marina esegue gli ordini’: è falso. La Marina sta andando oltre gli ordini. E lo fa in nome di inconfessabili – ma noti – interessi dei propri vertici.

Tanto che il ministero degli interni è intervenuto, oggi, lamentandosi con i vertici della Marina del fatto che questa ‘sta intervenendo troppo oltre le nostre acque territoriali’! Succede, quando li paghi a seconda di quanto vanno lontano…missione.

L’associazione a delinquere tra governo e Marina Militare – se lo è quella tra Buzzi e Carminati, non si vede come definire questa – ha portato sulle nostre coste negli ultimi due mesi oltre 16mila clandestini: siamo oltre tutti i record, tenendo anche conto del periodo invernale.

NON POTEVA MANCARE IL TWEET DEMENZIALE E BUGIARDO DEL PALLONE SGONFIATO: QUANTE NAVI DELLA MARINA, RENZI?
NON POTEVA MANCARE IL TWEET DEMENZIALE E BUGIARDO DEL PALLONE SGONFIATO: QUANTE NAVI DELLA MARINA, RENZI?

Uno scandalo di proporzioni gigantesche, con militari trasformati per interesse in scafisti e puerpere che favoriscono l’invasione. Intanto, le navi passeggeri italiane bruciano, e non ci sono mezzi sufficienti in zona. Ci risulta, infatti, che in zona siano state dirottate navi commerciali e cargo che incrociavano quel tratto di mare e le motovedette delle capitanerie vicine, ma nessuna nave militare tranne, forse (e con ritardo) la San Giorgio: perché sono da “un’altra parte”. Eppure sarebbero state fondamentali in condizioni di mare e vento così proibitive.

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Che vergogna.

Paghiamo le tasse e stiamo in coda: non solo in ospedale, al pronto soccorso, per gli asili e le scuole. Ma anche per essere salvati.

Vergognoso anche che la Grecia non sia in condizione di gestire un salvataggio in prossimità delle proprie coste,

INTANTO, PURTROPPO, SI PARLA DEL PRIMO MORTO

C’è una vittima recuperata dai soccorritori a bordo della Norman Atlantic.
Lo ha detto l’ammiraglio Giovanni Pettorino, capo reparto operativo della guardia costiera.

L’uomo sarebbe morto nel tentativo di abbandonare la nave buttandosi in mare. Il corpo si trova a bordo di una motovedetta che sta rientrando a Brindisi.