Nuove entusiasmanti notizie dall’armoniosa società multietnica americana, la polizia, dopo il massacro di due poliziotti, ha ucciso un delinquente nero in un sobborgo di St Louis, vicino a dove venne eliminato un altro criminale, Michael Brown, nel mese di agosto.
La scena della sparatoria è un distributore di benzina. Sono in corso disordini, con africani che stanno assalendo i poliziotti.
Il
Il quotidiano St Louis Post-Dispatch ha riferito che circa 60 neri appartenenti a bande locali si sono radunati sulla scena e che almeno tre sono stati arrestati. Immagini e filmati mostrano i disordini.
L’agente ha reagito al nero che aveva puntato contro di lui la pistola mentre un altro uomo si stava avvicinando minaccioso.
“Temendo per la sua vita – dice la polizia – ha sparato diversi colpi, colpendo il soggetto, ferendolo mortalmente,” ha detto il portavoce del St. Louis County Dipartimento di Polizia Brian Schellman in un comunicato. Il secondo uomo è fuggito dalla scena.
Occhio per occhio.
Due tra le società occidentali più multietniche, Francia e Usa, che hanno tra l’altro affrontato il problema con due approcci opposti, stanno mostrando in questi giorni il fallimento dell’esperimento: negli Usa, dopo secoli, gli africani continuano a comportarsi come africani; in Francia, alla quarta generazione di immigrati, questi si scagliano con auto e coltelli sulla folla di ‘infedeli’. E noi, che saremmo in tempo, facciamo di tutto per ‘raggiungerli’ nelle loro follia a botte di mille clandestini al giorno.
Tagliare la testa al governo.