Parla Vendola: ” Con Salvini vince il lato torbido”

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A margine dell’assemblea del partito nazionale che ha portato la Boldrini a Montecitorio, Sel, Nichi Vendola si è lasciato andare ad alcune interessanti dichiarazioni sul leader della Lega.

Utilizzando la sua dialettica politica obsoleta e l’opinabile vena ‘aulica’, dapprima ha ‘sentenziato’ che:
“Salvini scommette come tutte le destre reazionarie sulla paura, cerca di reclutare nella geografia della povertà e lo fa perché il Governo glielo consente, andando avanti nel segno delle politiche di austerità e di indebolimento del ceto medio”.

Vendola invece si ossessiona su termini come ‘reazionari’, che potevano essere soddisfacenti ai tempi di Crispi e Cavour quando il dibattito politico era ” borghesi-operai”, per cercare di avvicinarlo lui la parte di quel ceto che s’impoverisce, ma che è abituato a votare ciò che gli dicono sia ‘sinistra’.
Risibile anche la solita manfrina del popolo che nel ‘momento del bisogno’ si fa sopraffare dalla ‘paura’ e vota il ‘cattivo’: non potrebbe essere invece che, non rintontiti dal benessere, si è obbligati a cercare qualcheduno in grado di fare davvero i tuoi interessi, e non il solito ignavo di turno? Per esempio, quando non puoi più trovare lavoro come cassiere perché tutti i negozianti non possono fare a meno del ‘migrante’, devi deciderti a votare ‘il cattivo’, anche se non è ‘chic’.

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Ma particolarmente interessante la chiosa finale di Vendola:

“Salvini è un pericolo perché se al disagio sociale non si risponde con una maggiore giustizia sociale rischia di vincere il lato torbido”.

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