ISIS pubblica proprio Codice Penale: Crocifissione e taglio degli arti per ‘infedeli’ – LEGGI

Vox
Condividi!

jttm1216(1).jpg

Dopo il codice di comportamento in caso di stupro su schiave ‘infedeli’ di 9 anni, lo Stato islamico (ISIS) ha pubblicato il proprio codice penale, che penalizza duramente atti come la ‘blasfemia’ con punizioni corporali, tra cui crocifissione, decapitazione, frustate, e la taglio degli arti.

AP

IS (noto anche come ISIL o ISIS) ha rilasciato il documento in dettaglio come un “avvertimento e promemoria per le persone che vivono sotto la sua legge” che ogni comportamento non conforme alla legge islamica sarà crudelmente punito. Lo ha diffuso il Middle East Media Research Institute (MEMRI), che ha tradotto una copia del codice penale pubblicato da ISIS.

I militanti ISIS sono impegnati far rispettare il codice secondo MEMRI. La pena di morte e la flagellazione da frusta hanno un posto di rilievo nel codice di ISIS che si rifà, del resto, alle punizioni vigenti in Arabia Saudita e derivanti dalla sharia.

Vox

“La bestemmia contro Allah”, per esempio, è punibile con la morte, secondo il codice fornito da MEMRI.
Allo stesso modo, la “bestemmia contro il profeta Maometto” garantisce la morte “anche se l’accusatore si pente”, secondo il codice. La stessa pena vale per blasfemia contro l’Islam.

L’adulterio è un crimine capitale in codice.
Un adultero dovrà affrontare la “lapidazione fino alla morte”, se lui o lei erano sposati al momento e “100 frustate e l’esilio”, se non sposati.

La sodomia – molto in voga nel mondo islamico, e per questo particolarmente ‘punita’ – e l’omosessualità saranno punite con la morte “per la persona che commette l’atto, come pure per chi lo riceve”. Nessuna speranza per Vendola, anche se è passivo.

Chi ruba, invece, sarà crocifisso. Ma non in tutti i casi, dipende dalla gravità del reato: se il ladro non è ‘infedele’, per esempio, sarà punito con il taglio della mano. In altri casi, è previsto il “taglio della mano destra e la gamba sinistra”, secondo il codice penale.

Bere alcol, che è vietato dalla legge islamica, porterà, come in Arabia Saudita ad 80 frustate.
Anche una persona condannata per “diffamazione” sarà sottoposta a 80 frustate.