Bergamo: famiglia massacrata da immigrati, gente in corteo chiede giustizia

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Lungo corteo popolare, ieri sera a Cividate al Piano: per chiedere giustizia. E per incoraggiare Giovanni Balestra, l’imprenditore massacrato insieme al figlio Adriano da tre ladri stranieri che aveva sorpreso all’interno della propria azienda.

Centinaia i cittadini presenti, partiti dalla ditta e terminata davanti alla casa della famiglia.

Cividate

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Presente il segretario bergamasco della Lega Daniele Belotti: “Il problema è che lo Stato continua a portare delinquenti in Italia, che poi commettono reati gravissimi come quello di cui è stata vittima la famiglia Balestra -ha tuonato Belotti -. Poi ci sono leggi troppo morbide, che favoriscono la delinquenza. Credo, e spero, che si ripeteranno nuovi casi come quello di Monella ad Arzago, di un imprenditore onesto che uccide un ladro che gli entra in casa. Lo spero proprio”.

Presente anche il figlio di Antonio Monella – l’uomo in carcere per essersi difeso da un branco di ladri – il 26enne Alberto: “Sono qua per dimostrare la mia solidarietà alla famiglia Balestra. Anche mio padre in carcere è rimasto molto colpito da questa vicenda. Lui sta bene ma è molto provato dopo più di tre mesi di cella. Speriamo sempre nella grazia e siamo fiduciosi che possa arrivare”.

Prima della partenza, sul cancello della Bm costruzioni meccaniche è stato appeso uno striscione “Alfano siamo stanchi… Padroni a casa nostra”. Il sindaco di Cividate Luciano Vescovi ha poi tuonato: “Non è giusto che due persone oneste che lavorano fino alle 9 di sera vengano massacrate da tre bast… Lo Stato deve intervenire”. Il corteo ha poi sfilato in modo silenzioso e composto lungo le vie del paese, fino alla villa dei Balestra, dove è stato appeso un altro striscione: “Nelo mola mia”.

Giovanni Balestra è sempre ricoverato in coma farmacologico al Niguarda di Milano, in pericolo di vita, dopo che è stato colpito alla testa con una spranga di ferro. Dei tre ladri dell’Est nessuna traccia. Con Schengen, l’Europa senza confini, potrebbero essere ovunque.