Islamici vietano jeans attillati e moto: perché ‘alimentano il desiderio’

Vox
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Jakarta – Gli islamici indonesiani nel distretto di North Aceh, hanno dato vita ad una campagna di “moralizzazione” secondo i dettami della sharia, la legge islamica. Le ragazze che osano “indossare pantaloni troppo stretti” vengono colpite con spray e vernice indelebile: per punizione e per evitare che ‘turbino’ i fedeli.

Il capo del gruppo islamico locale, Teungku Nurdin Usman spiega che “le autorità locali e la ‘polizia della morale locale’ non hanno mostrato finora molta attenzione nel fare applicare i dettami” previsti dalla legge islamica. E loro hanno preso in mano la ‘situazione’ perché è un “dovere morale” assicurarsi che venga applicata la sharia, che riguarda “sia gli uomini che le donne”, entrambi oggetto “dei raid e delle ispezioni in strada”. Infatti, una punizione analoga viene inflitta anche ai maschi che indossano pantaloni troppo stretti: “Ci auguriamo che i ‘colpevoli’ si vergognino, in pubblico, e non ripetano più simili comportamenti fuorvianti”.

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Alle donne sorprese in pubblico con un abbigliamento poco consono, verrà dato un ‘sarong’ – abito locale – da indossare al posto dei pantaloni attillati.

Lo scorso mese di ottobre la polizia della morale indonesiana (Wilayatul Hisbah) del distretto di Aceh Besar ha promosso azioni disciplinari e multe contro donne colpevoli di indossare jeans aderenti o pantaloni in pubblico.

Attualmente, in zona, è vietato alle donne indossare jeans e gonne attillate, viaggiare cavalcioni a bordo di motocicli, ballare in pubblico perché “alimentano il desiderio” o festeggiare il San Valentino.