Coop di Buzzi sponsorizzava spettacoli Covatta su immigrati

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E DELLA DANDINI SUL ‘FEMMINICIDIO’: PER AMPLIARE IL BUSINESS DESI SOLDI PUBBLICI

Un articolo di Qelsi mette in evidenza i legami tra la Coop di ‘Mafia Capitale’ e i personaggi dello spettacolo di area PD.

La cooperativa finanziava gli spettacoli della Dandini sul cosiddetto ‘femminicidio’: un altro business per le varie Onlus dopo zingari e clandestini.

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L’8 aprile 2013 la cooperativa fu ad esempio al fianco dello spettacolo andato in scena all’Auditorium Parco della Musica di Roma. La notizia fu riportata nel numero del 17 maggio del magazine sociale. “La Cooperativa 29 Giugno in prima fila per un’importante iniziativa sul femminicidio” così l’articolo di Livio Splendiani. Chi c’era quella sera all’Auditorium? Fra il pubblico una “applauditissima neopresidente della camera (sic) Laura Boldrini”, giunta al Parco della Musica per assistere dopo Palermo, Bologna, Milano, Genova e Firenze allo “spettacolo scritto e diretto da Serena Dandini, Donne Ferite A Morte” ora “all’Auditorium di Roma” grazie a “sponsor” come la “Cooperativa 29 giugno e la Legacooplazio”.
“Uno spettacolo teatrale” continua l’articolo “con la partecipazione di un cast eccezionale: Sonia Bergamasco, Emma Bonino, Margherita Buy, Susanna Camusso, Federica Cifola, Lella Costa, Concita De Gregorio, Orsetta De Rossi, Piera Degli Esposti, Donatella Finocchiaro, Iaia Forte, Sabrina Impacciatore, Paola Minacciona, Maura Misiti, Carlotta Natoli, Isabella Ragonese, Fiorenza Sarzanini”.

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VOX ha però una piccola perla da aggiungere. La cooperativa di Buzzi sponsorizzava un altro personaggio dello spettacolo di area PD, stavolta vicino al mondo dell’immigrazione: Giobbe Covatta, l’africano:

covattacoop

In sostanza funzionava – e funziona – così: queste cooperative del PD incassavano soldi nostri per ospitare i ‘profughi’ e ne investivano parte per propagandare l’ideologia che permette l’arrivo di questi sedicenti profughi.

Lo stesso con il fenomeno inesistente del ‘femminicidio’: si crea un’emergenza che non esiste grazie a giornalisti e attori prezzolati, e poi la si sfrutta incassando soldi dei contribuenti attraverso le ‘onlus’ che si occupano del nulla.

Il buonismo è un business. Solo un osceno business: in tanti hanno mangiato alla tavola di Buzzi e Carminati. E al 99% erano del Pd.