Arresti? Quali arresti? Cooperative ‘accoglienza immigrati’ manifestano! – FOTO

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DOVE SONO I NOSTRI SOLDI? VOGLIONO MILIONI DI EURO: 76€ AL GIORNO A ‘PROFUGO’

BUZZI E I SUOI FRATELLI

C’erano tutti i responsabili delle cooperative del Sud Italia che guadagnano dal business degli immigrati ‘minori’  alla manifestazione di protesta davanti il Ministero delle Politiche sociali di Via Fornovo a Roma. Vogliono i soldi. Atmosfera surreale, visto cosa sta accadendo a Roma.

Diciamo che la tempistica è ‘poco fortunata’.

Le provincie di Agrigento e Ragusa, tra le più interessate dall’ondata di migranti che giunge sulle coste siciliane era rappresentata da C.I.C.A.M, un’associazione fondata appositamente per combattere la problematica del mancato pagamento delle rette per i minori ospitati nelle comunità. In circa centocinquanta si sono presentati davanti il ministero incatenandosi e chiedendo di essere ricevuti dal ministro in persona: forse potevano incatenarsi a Regina Coeli, e chiedere di parlare con l’amico Buzzi…

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Si tratta di un esercito di circa diecimila persone (i dipendenti delle Coop) che in questi anni si è ingrossato sull’operazione Mare Nostrum. Una mostruosità. Un business che rende.

Il presidente del C.I.C.A.M. nazionale, Di Pinto ha spiegato che è dal 2008 che le comunità per minori non ricevono i finanziamenti volti al mantenimento dei presunti bambini all’interno dei centri, che è di circa 76,61€. Ma può arrivare al doppio.

Presenti la maggior parte dei responsabili delle comunità nate nel corso degli anni in provincia di Agrigento, tra questi quelli di: Agrigento, Naro, Camastra, Canicattì, Palma di Montechiaro, Licata, Campobello di Licata, Raffadali e  Montevago. Si sono aggregati anche alcuni degli operatori delle comunità di Puglia, Marche, Basilicata, Campania e Lazio.
Secondo uno dei manifestanti, Mario Mineo, responsabile della comunità “La Pineta”, le associazioni del settore vanterebbero crediti per 30 milioni di euro. Soldi che vogliono da noi per avere favorito l’invasione.

Secondo i ‘manifestanti’:  “le comunità per minori “vittime” di fiscali controlli da parte degli organi competenti rischiano di chiudere i battenti mentre invece i nuovi centri di accoglienza nati come funghi in ogni parte d’Italia e senza alcun tipo di controllo vengono regolarmente pagati e ospitano più di quaranta persone tra maggiorenni e minorenni in aree non adatte  e senza alcun criterio regolatore, noi facciamo anche un appello ai Sindaci, in parte anche loro responsabili. – a parlare è il responsabile regionale del C.I.C.A.M. , Angelo Romano, di Palma di Montechiaro, responsabile di una cooperativa che racchiude cinque comunità in tutta la provincia di Agrigento”.

Gli immigrazionisti si stanno sbranando tra loro per il business. Spettacolo indecoroso.