Ha patteggiato due anni, 9 mesi e 10 giorni di carcere e 400 euro di ammenda, il 37enne autotrasportatore bulgaro Dimitrov Denchev Krasimir che il 22 giugno scappò dopo avere travolto, ucciso e trascinato per centinaia di metri il piccolo italiano Gionatan Lasorsa, di soli 2 anni. Era ubriaco. Gli autotrasportatori comunitari sono una calamità politica: un altro ‘dono’ della Ue senza frontiere.
Il bimbo stava attraversando sulle strisce pedonali vicino a casa a Ponte Nuovo, in provincia di Ravenna: è morto così, sotto gli occhi dei genitori e del fratellino maggiore.
Il gip, che si chiama Piervittorio Farinella, non ha nemmeno tolto la patente all’immgirato, ha solo deciso per la ‘sospensione’.
E non è colpa del Gip, è colpa delle leggi svuotacarceri approvate prima, dal governo Letta, poi, da quello Renzi: due farabutti.
L’uomo non ha fatto nemmeno un giorno di galera (e non ne farà nemmeno uno), da fine agosto era ai domiciliari a Marina di Ravenna, ospite di un’amica connazionale.
Dalle verifiche, coordinate dal Pm Isabella Cavallari, era inoltre emerso che la Mercedes era stata lavata con acqua a pressione poco dopo i fatti. E che l’uomo, dopo l’impatto, era andato anche andato a puttane. Come questo Stato ormai marcio.
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