“Razzisti non fanno entrare Rom a scuola”: era una bufala, purtroppo

Vox
Condividi!

Eppure i giornali dovrebbero saperlo che le Arci e associazioni simili sono credibili quanto un politico ad una cena di beneficenza, e invece no. Così, dopo che due di queste associazioni che fanno business con gli zingari, Arci Solidarietà(?) ed Eureka, si inventano: “Oggi, di buona mattina, un gruppo di manifestanti di CasaPound ha bloccato l’uscita del Villaggio Attrezzato di Via Cesare Lombroso, nel Municipio XIV, mentre i bambini e i ragazzi del campo si apprestavano ad andare a scuola. Lo stesso è avvenuto di fronte ad alcuni plessi scolastici della zona, in cui i minori rom sono iscritti. Ci troviamo di fronte ad un episodio di estrema gravità, prima di tutto perché si è tentato di negare un diritto fondamentale e, speravamo, inalienabile, come il diritto ad andare a scuola. Inoltre questa “azione dimostrativa” ha colpito in prima persona dei bambini, fatto inaccettabile e intrinsecamente violento, che non trova giustificazioni”. Già, l’idea dei ‘ragazzi’ Rom che si preparano ad andare a scuola è piuttosto ilare, se poi la notizia arriva dopo l’assalto degli stessi a pietrate contro gli alunni di due scuole romane, forse, i giornalisti avrebbero dovuto approfondire e cercare qualche fonte un ‘tantino’ più autorevole. E invece no.

NOMADI, BLOCCO STUDENTESCO: PROTESTA STUDENTI FUORI DOMIZIA LUCILLA - FOTO 2

E giù accuse da parte dei media di distrazione di massa agli studenti del Blocco Studentesco che esponevano uno striscione con la scritta “Stop alle violenze dei rom, alcuni italiani non si arrendono” per “rispondere con forza alle provocazioni di alcuni esponenti di etnia rom, che nei giorni scorsi avevano lanciato dei sassi all’indirizzo di alcuni studenti italiani che frequentano gli istituti del quartiere”.

Vox

Subito, Marino ha attaccato i ‘razzisti’, ma il meglio lo ha dato il solito povero Nichi Vendola: “Il pogrom di stampo neonazista a Roma è il frutto avvelenato di anni di sciagurata predicazione razzista. Questa follia va fermata. La storiella consolatoria dei cattivi ragazzi non funziona : sono un esercito di spettri ingovernabili organici ad un clima creato nel Paese”.

In serata, la Questura di Roma: “Il sit in non ha creato pericolo o intralcio al traffico cittadino né tantomeno ha impedito agli studenti di accedere all’interno delle aule. Anche le attività all’interno del campo nomadi sono proseguite regolarmente e non risulta che sia stato impedito il passaggio di alcuni bambini rom che stavano andando a scuola”.
“La manifestazione di protesta – prosegue la nota -, orientata contro le presunte aggressioni e violenze da parte dei nomadi ai danni delle scuole e degli studenti, svoltasi anche con gli interventi oratori di personaggi esterni agli istituti, riconducibili comunque al Blocco Studentesco è terminata intorno alle ore 9, dopo l’accensione di alcuni fumogeni e lo srotolamento di diverse bandiere con il tricolore”.

Insomma, non era vero. Purtroppo, aggiungiamo noi. Perché non c’è nulla di male a proteggere i propri figli dalla frequentazione con chi vive di delinquenza: sarebbe cosa buona e giusta impedire a chi non paga un euro di tasse, e vive di ladrocini, di frequentare le scuole pubbliche, mantenute dagli italiani onesti, e costruite da generazioni di italiani onesti.

C’è ancora, purtroppo, da parte identitaria una sorta di sudditanza culturale ai Vendola che ha fatto dire al responsabile di CP che loro, gli zingari, li vogliono a scuola. E voi?




Un pensiero su ““Razzisti non fanno entrare Rom a scuola”: era una bufala, purtroppo”

I commenti sono chiusi.