Un milione marcia contro l’aborto in Spagna

Vox
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MADRID  – Decine di migliaia di persone, poi diventate nel corso della giornata centinaia di migliaia, fino ad oltre un milione,  hanno partecipato a una manifestazione a Madrid per protestare contro la decisione del governo conservatore di tradire la promessa elettorale di limitare l’eliminazione dei bambini non ancora nati.

La marcia si è svolta sotto lo slogan “Ogni vita conta”. Circa 500 bus hanno portato migliaia di manifestanti provenienti da tutto il paese.

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Il primo ministro Mariano Rajoy a settembre ha abbandonato la promessa dal suo Partito Popolare di limitare l’aborto ai soli casi di stupro o di gravi rischi per la salute, dicendo che non c’era un consenso per il cambiamento. Prima prendono i voti, poi fanno quello che i veri poteri che stanno nell’ombra vogliono.

In Spagna, l’aborto è consentito senza limitazioni nelle prime 14 settimane di gravidanza. In Italia non dovrebbe essere così, ma lo è di fatto, basta che il dottore di turno certifichi ‘il rischio per la madre’, anche quando è falso.

I manifestanti hanno invitato i sostenitori a non votare per il Partito Popolare nelle elezioni del prossimo anno se il governo non cambia la legge attuale.




2 pensieri su “Un milione marcia contro l’aborto in Spagna”

  1. La legge spagnola sull’aborto é frutto delle modifiche apportate dal precedente governo socialista guidato dal famigerato Zapatero, che qui in Italia tanto piace alla sinistra radical chic e intellettuale.

    Il centrodestra spagnolo di fronte alla questione dell’aborto, ricorda molto quello italiano. In Italia si é sollevata la questione sulla criminale legge n. 194/1978, e su una sua possibile modifica, quando ci furono i governi di centrodestra, gli stessi hanno sempre ribadito che tale legge é intoccabile.

    Io direi che invece questa legge italiana sull’aborto è da abrogare e da sostituire con un’altra che pone molte restrizioni, a cominciare dal fatto che l’aborto vada consentito esclusivamente nei casi in cui si riscontrano malformazioni fetali, nei casi in cui il concepimento é avvenuto a seguito di uno stupro, e nei casi di provato rischio di salute per la donna, non nei casi di finti rischi per giustificare l’infanticidio. La 194 é obsoleta, é anacronistica, perché non tiene conto dei progressi fatti nel campo delle tecnologie mediche, e soprattutto non tiene conto del fatto della diffusione dei metodi contraccettivi tra la popolazione italiana, che evitano il concepimento.

    Ormaia gente quando procrea lo fa in maniera consapevole e responsabile, per cui la legge 194 è inutile. Ma a dire il vero, già nel 1978, quando questa criminosa legge fu approvata a larga maggioranza dal parlamento pur essendo voluta dalla minoranza della popolazione italiana – formata essenzialmente da sessantottini, femministe, radicali e comunisti, questi ultimi due, forze politiche che all’epoca prendevano tutte e due insieme poco meno del 35% dei voti – gli italiani facevano maggiore uso di contraccettivi, anche perché il tasso medio di fecondità era di 2,3 figli per donna, ossia leggermente superiore alla soglia minima di sostituzione (2,1).

    La verità é che coloro che facevano all’epoca propaganda pro-aborto in Italia, usarono furbescamente come giustificazione il problema degli aborti clandestini, che esisteva, ma era un fenomeno limitato, tant’é che molte fonti affermano che prima del 1978, e cioé prima della promulgazione della 194, il numero medio di interruzioni volontarie di gravidanza eseguite clandestinamente in Italia, era di circa 20.000 ogni anno: a partire dal 1979, con la legalizzazione di tale pratica il numero decuplicherà, infatti negli anni ottanta, il numero di aborti oscillerà tra i 200.000 e i 300.000 ogni anno.

    Da questi dati si deduce come, la 194 altro non fu che una legge genocida fatta dallo Stato per causare la denatalità in Italia, come poi si sarebbe verificato nella seconda metà degli anni novanta, quando nel 1994 per la prima volta nella storia italiana dal 1861, le nascite furono inferiori ai decessi.

    Oggi ci sono meno IVG ogni anno, ma non perché nascono più bambini (anzi gli italiani continuano a farne sempre meno e aumentano invece i nati da immigrati), ma perché si fa maggiore uso di contraccettivi, e perché rispetto al 1978, la popolazione italiana oggi é più vecchia, e di conseguenza le donne in età feconda sono meno numerose di allora.

    La 194 é uno dei più grandi crimini perpetrati dal potere alla nostra Patria.

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