Badia Prataglia: l’invasione decisa sulla testa dei cittadini

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I cittadini di Badia Prataglia non avranno alcuna voce in capitolo, sul numero di clandestini che saranno inviati nel loro piccolo paese. Sarà una fantomatica ‘riunione del comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico’, in programma martedì prossimo 25 novembre, a decidere. E’ la democrazia renziana.

Lo ha confermato il prefetto di Arezzo Saverio Ordine ai margini dell’incontro tenutosi oggi con alcuni sindaci del Casentino, tra cui il famigerato Carlo Toni di Poppi e Daniele Bernardini di Bibbiena, i due centri più grandi della vallata. “Non ho ancora firmato alcun contratto” – ha detto il prefetto manager di Al Fano – La cooperativa che ha vinto il bando, la onnipresente Domus Caritatis – ha ribadito la regolarità del percorso seguito “tutto assolutamente nella norma e nella correttezza – ha sottolineato anche il prefetto Ordine, non per nulla dipendente di Al Fano, a sua volta dipendente di CL, a sua volta padrona di Domus Caritatis. Tutto tra loro, allegra combriccola di affaristi.

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Intanto, l’altro affarista, il proprietario dell’hotel, già iniziato i lavori di sistemazione. Anche oggi proteste dei residenti a Badia Prataglia che hanno atteso, moltissimi, sulle scale del Palazzo del Governo l’esito dell’incontro. Loro fuori, il popolo sovrano, le decisioni prese dentro stanze chiuse, sulla loro testa. E’ tempo che queste prevaricazioni abbiano termine: il potere è del popolo, non dei politicanti. I palazzi del potere sono nostri, non loro. Cosa aspettiamo ad andare a prenderli?