Un altro feticcio televisivo dell’integrazione mostra il suo vero volto, taciuto nei decenni, proprio perché serviva al ‘progetto’. Parliamo di Bill Cosby, noto in Italia per il suo ruolo del signor Robinson nella omonima serie tv.
Per anni, Barbara Bowman ha denunciato di essere stata stuprata dall’attore, per anni è stata silenziata dal Sistema. Oggi lo scandalo è scoppiato.
Scrive la Bowman sul Washington Post:
Nel 2004, quando Andrea Constand ha presentato una denuncia contro Bill Cosby per violenza sessuale, i suoi avvocati mi hanno chiesto di testimoniare. Cosby mi aveva drogato e violentata, ho detto loro. Gli avvocati hanno detto che potevo testimoniare in modo anonimo come Jane Doe, ma io ho respinto tale idea. Il mio nome non è Jane Doe. Il mio nome è Barbara Bowman, e volevo raccontare la mia storia in tribunale. Alla fine, non ho avuto l’opportunità di farlo, perché Cosby versò una cifra di denaro per silenziare la Constand.
Nel corso degli anni, ho lottato per convincere la gente a prendere sul serio la mia storia. Così il mese scorso, quando la giornalista Licia Naff mi ha contattato per un colloquio per il Daily Mail, le ho dato un resoconto dettagliato . Le ho detto come Cosby ha approfittato della mia fiducia di 17enne aspirante attrice nel 1985 e poi mi ha assalito più volte. In un caso, ho perso i sensi dopo aver bevuto un bicchiere di vino durante una cena dove si era offerto di farmi da mentore e discutere della mia carriera. Sono certa: mi ha drogata e violentata.
Inizia così, la testimonianza di questa ex ragazza stuprata prima da Cosby, e poi dal Sistema del politicamente corretto, dove se un nero stupra una ragazza bianca, non si deve dire, potrebbe ‘turbare’ la propaganda che Hollywood sparge per il globo, nella quale i neri sono dottori, scienziati, avvocati e giudici in tribunale, e sono tanto simpatici. E invece…


Un pensiero su “Stuprata a 17 anni, dal feticcio dell’antirazzismo hollywoodiano”
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