Oggi Istat ha rilasciato i dati sul Matrimonio nel 2013, e i media di distrazione di massa l’hanno raccontato. Ma hanno raccontato una parte della verità, e una parte della verità non è mai la verità.
E’ vero che c’è un calo generalizzato nel numero di matrimoni, ma il vero calo, quello che non dovrebbe esserci visto l’aumento dei ‘potenziali contraenti’, è nei matrimoni misti.
Ecco i dati crudi:
Tra il 2008 e il 2013, mentre i matrimoni tra italiani sono calati da 185.749 a 145.571, con un calo di circa il 21%, quelli con almeno uno sposo straniero sono calati da 36.918 a 26.080, un calo di quasi il 30% compresi quelli tra straniero e straniera.
Per quelli che più interessano a noi, con uno sposto italiano e l’altro straniero, il calo è stato da 24.548 nel 2008 al 18.273 nel 2013: un crollo del 26%. E in questi numeri sono compresi i matrimoni misti fasulli: quelli reali sarebbero ancora più bassi.
E’ un sintomo di ‘dis-integrazioe’. Visto che come dice Boldrini, il matrimonio misto è “il primo sintomo di integrazione”, possiamo dire che il trapianto forzato è in fase di rigetto.
Il 2013 era l’anno decisivo per capire la ‘reale’ portata dei matrimoni misti. Infatti il 2012 era un anno ‘outlier’ a per il trascinamento dei due anni precedenti causa consulta.
Inoltre, si conferma tipologia prevalente nei matrimoni misti, quella in cui è la sposa ad essere di cittadinanza straniera: 14.383 nozze contro meno di 4.000: percentualmente, se nel 2008, il 3,4% delle novelle spose contraeva matrimonio con uno straniero, questa cifra scende nel 2013 al 2,7%.
Sono infatti i matrimoni misti con sposa italiana a calare di più. E visto che è la donna la chiave di una società, la porta è ancora chiusa.
NOTA – Nel caso di matrimoni tra italiani, sono considerate solo le prime nozze, non così nel caso di matrimoni misti. Questo rende ancora più ‘notevoli’ i numeri.