La celeberrima procura di Roma, nota per non fare nulla contro gli zingari che spargono fumi venetici per tutta la città, e che non persegue chi tenta di stuprare le autiste dei bus, ha aperto un fascicolo sulle manifestazioni popolari di Tor Sapienza: minacce, violenza privata e danneggiamento i reati che potrebbero configurarsi secondo i cosiddetti magistrati.
Gli inquirenti vogliono accertare se la rivolta di donne, anziani e ragazzi del quartiere sia un atto spontaneo dopo le ripetute violenze degli extracomunitari, o se ci siano delle regie finalizzate ad una strumentalizzazione.
Sulle violenze degli immigrati, invece, non indagano. E Roma brucia.
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