Mosul: il regime del terrore islamico inizia in Università

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CLASSI RIGOROSAMENTE DIVISE, RAGAZZE COPERTE DALLA TESTA AI PIEDI, ARTE ELIMINATA

MosulTira aria nuova all’Università di Mosul, nel Nord dell’Iraq. Si tratta del più importante Ateneo, nel Paese, dopo quello di Baghdad, nonché uno dei centri di formazione e ricerca più importanti di tutto il Medio Oriente.

Ma “aria nuova” non significa necessariamente migliore. Tutt’altro. All’inaugurazione del nuovo anno accademico le studentesse si sono infatti presentate con indosso il khimar, una lunga veste nera che le ricopriva interamente, lasciando soltanto gli occhi scoperti. È la nuova legge imposta dall’Isis, che ha peraltro introdotto anche altre regole ferree e rigidissime.

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Diverse facoltà e numerosi corsi di studio sono stati aboliti, per la precisione quelli ritenuti contrari alla sharia ovvero alla legge islamica. Tra questi, arte, giurisprudenza e scienze politiche. Inoltre, ha imposto ai docenti di parlare solo di “Stato islamico” e mai di “Repubblica di Iraq”. Maschi e femmine sono stati logisticamente divisi. Qualora si dovessero verificare episodi di promiscuità, i responsabili verrebbero flagellati: per evitar ciò, si sono addirittura stabiliti nuovi orari per le lezioni ovvero dalle 9 alle 14 per le ragazze, dalle 14 alle 18 per i ragazzi. Anche gli studenti hanno l’obbligo d’indossare abiti afghani.: «Dietro questi avvenimenti – spiega Osama Mahdi, giornalista dell’Elaph v’è la decisione di trasformare l’università in base militare degli attivisti Isis, presenti in gran numero all’interno del campus universitario». “Ovviamente” armati. Con un’ordinanza il “Diwan della conoscenza e dell’osservanza” ovvero l’equivalente del nostro ministro per l’Educazione ha emesso un’ordinanza, con cui si è trasformato l’insegnamento dell’educazione in «educazione jihadista»

Mosul è occupata dai terroristi islamici dallo scorso 10 giugno. Ed, in così poco tempo, già molto, già troppo è stato cambiato. In peggio.

In collaborazione con: nocristianofobia.org