Nogara: le case degli italiani le occupano i marocchini

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Il complesso di case Ater  dove si trovano gli alloggi occupati DIENNE

Occupano abusivamente due appartamenti di proprietà dell’Ater, situati in via Marconi a Nogara, e si ritrovano senza corrente elettrica, acqua e gas. È il caso, a quanto sembra unico in tutto il Veronese, di due gruppi di marocchini che, dopo essere stati sfrattati per morosità dalle case in cui vivevano a Nogara e a Bovolone, hanno deciso di sfondare le porte dei due alloggi.

Secondo una prima ricostruzione delle forze dell’ordine, i nordafricani sarebbero venuti a conoscenza dell’esistenza degli appartamenti non abitati e avrebbero portato personalmente le famiglie a fare un primo sopralluogo. Le case sono risultate di loro gradimento, così, il giorno dopo, è seguita l’occupazione: hanno manomesso le porte di ingresso e si sono introdotti negli alloggi facendo un vero e proprio trasloco con l’aiuto di connazionali. Poi hanno cambiato le serrature delle porte usufruendo anche gratuitamente di corrente elettrica, gas e acqua. Una situazione, quella venutasi a creare in via Marconi, che ha messo in allarme tutti gli altri condomini e anche coloro che speravano di vedersi assegnare un appartamento popolare secondo le graduatorie dell’Ater.

L’azienda per l’edilizia residenziale territoriale  ha attivato le procedure per ottenere lo sgombero delle case abitate abusivamente, scontrandosi però con tutta una serie di impedimenti burocratici e legali che allungheranno di molto la liberazione degli alloggi in questione.

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Gli agenti della polizia municipale, dopo alcuni tentativi andati a vuoto, sono riusciti ad accedere nelle abitazioni e ad identificare tutti gli occupanti: due coppie di marocchini e i loro cinque figli.

Nei giorni scorsi, applicando la normativa in materia, l’Ater ha provveduto a staccare tutte le utenze domestiche relative agli abusivi che ora si ritrovano senza luce, gas e acqua potabile.

«Sappiamo che utilizzano le bombole del gas», commenta una vicina, «le quali non possono essere usate in appartamento. Tuttavia, loro se ne infischiano delle regole e rischiamo di subire noi le conseguenze di qualche fuga di gas».

Il sindaco Luciano Mirandola: «Sono state attivate tutte le procedure», spiega, «ma in questi casi è difficile dire quando si farà lo sgombero anche perché vi sono di mezzo dei minori. Le famiglie poi sono una di Bovolone mentre l’altra, già nota ai servizi sociali, è di Nogara. Speriamo che l’Ater velocizzi il più possibile la liberazione degli appartamenti». Quindi, Mirandola osserva: «Ci sono altri otto appartamenti liberi di proprietà dell’Ater che vorremmo fossero assegnati ma ci viene sempre detto che l’ente non ha i soldi per eseguire l’adeguamento degli impianti elettrici. Il Comune potrebbe stanziare i fondi necessari purchè le case siano assegnate a chi è in emergenza abitativa». In paese, comunque, il fenomeno delle occupazioni abusive non è una novità. Nel 2010, infatti, altre 2 famiglie marocchine si erano insediate nei locali dell’ex stazione ferroviaria dove abitano tuttora: Trenitalia non è riuscita infatti ad allontanarli per la presenza di minori.

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