Non vogliono vivere con cittadini di etnie differenti, anche se, sulla carta, sono tutti connazionali. Visto che tra loro si odiano. Un piccolo pro-memoria per i fanatici dello Ius Soli: non conta cosa un documento dice tu sia, conta chi sei.
Così, ventidue clandestini nigeriani – noto paese in guerra – arrivati mercoledì pomeriggio a Mestre con l’operazione “Mare Nostrum” (che non è affatto finita), hanno inscenato la solita protesta violenta, finché la direttrice della struttura nella quale sono ospitati, nella notte tra mercoledì e giovedì, ha deciso di chiamare la polizia. Sul posto le volanti della questura hanno cercato di parlare con gli ospiti.
Questa mattina verso le 11, la storia si è ripetuta, è arrivata una seconda telefonata dai responsabili della struttura. i cosiddetti profughi volevano stare tra loro. Verranno accontentati. Se loro hanno diritto – a casa nostra – a non voler stare con etnie che ritengono incompatibili, perché noi, come italiani, dobbiamo farlo con loro?
La struttura che ospita i nigeriani è “Casa Santa Chiara”, situata in pieno centro a Mestre, in via Papa Giovanni XXIII. Una realtà che si occupa di fornire accoglienza a pagamento. E chi paga siamo noi.
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