“Africani non hanno tecnica, intelligenza e disciplina”

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Willy Sagnol, tecnico esordiente sulla panchina del Bordeaux, ed ex calciatore della nazionale francese, ha detto, in un’intervista, quello che tutti pensano, ma che non si deve dire.

“Finché sarò io allenatore – ha dichiarato l’ex c.t. dell’Under 21 francese – prenderemo meno giocatori africani perché non ho voglia di ritrovarmi ogni due anni senza una dozzina di calciatori per colpa della Coppa d’Africa. Il vantaggio del giocatore tipico africano è che costa poco e che in genere è pronto a battersi e che viene sempre definito potente in campo. Ma il calcio non è solo questo, è anche tecnica, intelligenza, disciplina. Serve tutto, anche dei nordici, che mi piacciono perché hanno una bella mentalità”. Parole normali, la caratteristica principale di un calciatore africano non è certo l’intelligenza tattica, come non lo è, in altri campi, l’intelligenza tout court.

 

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Come in tutte le specie animali – non si vede perché l’homo sapiens dovrebbe essere l’eccezione – le razze esistono e sono fisicamente e intellettualmente diverse. Sportivamente parlando, tanto per dirne una, il migliore dei bianchi non riuscirà mai a battere un corridore dell’Africa Occidentale (in qualunque parte del mondo risieda) nei 100 metri, viceversa non vedrai mai un subsahariano vincere una seria competizione di nuoto. O, uscendo dallo sport, primeggiare nella fisica quantistica.

Ma le frasi normali di Sagnol hanno scatenato la reazione dei professionisti dell’antirazzismo come l’associazione Sos Racisme che chiede sanzioni(!).

Sul caso non poteva mancare Thuram con cui Sagnol disputò il Mondiale 2006: “Sono sorpreso e deluso – ha detto l’ex bianconero all’Equipe, tra un pestaggio e l’altro di una donna -, spero Sagnol trovi il modo di precisare o smentire. Purtroppo certi pregiudizi persistono. Si deve fare attenzione a quel che si dice. Frasi simili hanno effetti sui ragazzi africani o di origine africana, a cui si nega intelligenza e disciplina e li si rinchiude nelle loro caratteristiche fisiche”. Si deve fare ‘attenzione a quello che si dice’. Non servono commenti.




2 pensieri su ““Africani non hanno tecnica, intelligenza e disciplina””

  1. In Francia a quanto pare dire certe verità sui negri é vietato peggio che in Italia. Thuram dice “si deve fare attenzione a quel che si dice”: solita arroganza e vittimismo negroide.

    L’intelligenza é una caratteristica che sicuramente non fa parte dei negri, basta solo considerare i livelli di corruzione e parassitismo politico negli stati africani, più elevati che nel resto del pianeta, ma talmente elevati che di fatto condannano i loro paesi al perenne sottosviluppo socio-economico, nonostante questi siano ricchi di materie prime.

    Se l’Africa fosse stata popolata da bianchi o asiatici – che sono le speci intellettivamente più evolute – con la sua ricchezza di materie prime sarebbe stata l’area economicamente più prospera del pianeta. Questo ci dice una cosa: che l’Europa facendo immigrare in massa tutti questi africani, diventerà una “Nuova Africa” non solo etnicamente, ma anche economicamente.

    Per quanto riguarda invece gli africani del calcio, beh, rispetto a 10-15 anni fa, le squadre di serie A (e non solo), hanno più calciatori negri in rosa, e pure nel settore giovanile, e di fatti, in questi ultimi anni il livello tecnico complessivo nel nostro campionato é sceso drasticamente e a livello scadente. Sagnol dunque ha perfettamente ragione quando afferma che i club europei ingaggiano calciatori africani più per il fatto che costano poco che per il loro valore tecnico (mediocre).

    Inoltre credo che non é solo il basso costo a favorire l’ingaggio di calciatori africani, ma anche il dilagante cancro immigrazionista che dilaga anche nelle massime istituzioni politiche del calcio e nel mondo dei procuratori, altrimenti infatti non si spega come mai un mediocre come Muntari (tanto per fare un esempio) riesce sempre a trovare una squadra che se lo piglia.

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