In un’intervista al famigerato giornale Vita, che nasconde dietro un cattolicesimo di facciata il desiderio di autodistruzione della Civiltà Occidentale, il vice di Al Fano, l’ex magistrato Domenico Manzione, conferma l’idea ‘adotta un clandestino’, che lui ovviamente definisce profugo. Questione di neo-lingua.

Dice: “Vedo utile l’inserimento delle famiglie che lo desiderino, e che abbiano spazio a sufficienza per accogliere, nella rete di gestione attuale degli enti predisposti, in gran parte non profit(si, non profit a 35 euro al giorno per ‘profugo’). Ovvero, un ente gestore può affidare il migrante alla famiglia, per parte del tempo in cui sta effettuando il suo percorso di riconoscimento della domanda di asilo, in cambio di un indennizzo. Dopotutto, nel piccolo, esperienze in tal senso ci sono già state, per esempio in alcune Caritas diocesane italiane come in alcuni casi all’estero, in Francia e Germania“. E poco importa che al 90% di questi venga poi rifiutata la domanda perché provenienti da paesi come il Pakistan o il Ghana. Intanto li manteniamo per mesi.

Ecco, che la Caritas speculi sull’invasione è noto. Ora, il Governo Renzi vuole ampliare questa rete di speculazione. Ma, ci raccomandiamo, non definitelo ‘pagamento’, semmai, nella lingua biforcuta del governo: INDENNIZZO.

Non abbiamo a che vedere con avversari politici, ma con criminali che hanno, in testa, l’unico obiettivo di devastare la società italiana. E lo fanno parassitando insieme ai loro amici clandestini i contribuenti.