Israele ‘spegne’ i muezzin

Vox
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Un membro della coalizione di governo di Benjamin Netanyahu ha presentato una legge per mettere limiti rigorosi alle chiamate di preghiera dei muezzin islamici della moschee di tutta Israele.

Robert Ilatov, un parlamentare del partito identitario Yisrael Beitenu – Prima Israele – sponsorizza il progetto di legge con il sostegno di Avigdor Lieberman, il ministro degli esteri israeliano che è anche il leader del partito.

La legislazione ritiene che le chiamate di preghiera producono “rumore insopportabile” che disturba il sonno di molti cittadini.

Una proposta simile – sempre di Yisrael Beiteinu – è stata accantonato nel 2011, pur avendo l’appoggio esplicito di Netanyahu, primo ministro israeliano, dopo che diversi membri del gabinetto l’avevano giudicata ‘provocatoria’.

L’ultimo disegno di legge dovrebbe essere sottoposta al comitato ministeriale per la legislazione nelle prossime settimane e darebbe i poteri ministro degli Interni per decidere se i sistemi di comunicazione al pubblico possono essere installati in “case di preghiera” – in pratica in un diritto di veto sulla questione se ad una moschea è permesso trasmettere le chiamate di preghiera.

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“Centinaia di migliaia di cittadini in Israele, in Galilea, Negev, Gerusalemme e di altre zone del centro di Israele soffrono in maniera regolare dal rumore che è causato dai muezzin”, è scritto nel disegno di legge.

Circa il 20 per cento della popolazione di Israele sono arabi, quasi tutti musulmani, il che significa una rottura per cinque volte al giorno – tra cui una prima dell’alba – nonostante lo status del paese, di fatto, come Stato ebraico.

Ilatov ha suggerito che la libertà di culto religioso è superata dal diritto alla pace e alla tranquillità.

“La libertà di religione e di culto è una libertà universale a cui ogni persona ha diritto in ogni Stato democratico, e naturalmente in Israele”, ha detto al quotidiano Yedioth Ahronoth. “Questo non significa che i diritti degli altri possono essere calpestati, come ad esempio il diritto di condurre una routine quotidiana normale che comprende sonno tranquillo e senza interruzioni durante la notte.”

Ma la cosa migliore: è tenere i musulmani fuori dalle nostre terre.