Poldo Renzi: “Di fronte al mondo che cambia,il posto fisso non c’è più. Chi lo perde, trova uno Stato che si fa carico di lui?” ha domandato Renzi, paragonando “chi si aggrappa all’art.18 a chi prende un IPhone e chiede:”Dove metto il gettone?”. Un’idea di dove metterti il gettone, noi l’avremmo.
Renzi è un personaggio la cui intelligenza è inversamente proporzionale al suo ego. E’ un Berlusconi di 12 anni.
Prima hanno aperto le frontiere all’immigrazione e alle merci cinesi, poi, hanno messo i lavoratori davanti al fatto compiuto: “il mondo cambia”. Grazie al kyenge, l’avete cambiato voi.
Quella dei Renzi e degli altri ‘liberali’ è una ricetta piuttosto demenziale ai danni – voluti – che hanno fatto: una rincorsa verso il basso. Più precarietà, stipendi più bassi e meno diritti: perché se importi immigrati e ti metti in concorrenza diretta con i cinesi, sarai costretto ad un’inesorabile convergenza dei tuoi diritti/salari verso quelli cinesi. Cosa che il povero Landini della Fiom non ha capito, oppure ha capito ma anche lui è il cavallo di troia di qualcun altro.
C’è una ricetta alternativa: si chiama dazi. Ma mentre favorirebbe le nostre piccole/medie imprese e i lavoratori, danneggerebbe le multinazionali, che sono poi quelle che pagano le tangenti legali a Renzi e che hanno la proprietà dei vari media di distrazione di massa italiani ed occidentali: ergo, viene millantata come una ‘ricetta obsoleta’.
Per questo sono economicamente idioti sia Renzi che la Cgil: il posto fisso non è fattibile per legge, si devono creare le condizioni ambientali perché lo sia ‘de facto’. Inutile l’art.18 quanto la tua azienda deve subire la concorrenza cinese, perché finirà per fallire; ma la soluzione non è, togliere l’art.18, la soluzione è eliminare la concorrenza sleale cinese.
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