Ebola: tutti a rischio per colpa di medici fanatici

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Sono in quarantena in Lombardia un chirurgo e un’ostetrica – Pier Paolo Setti Carraro e Chiara Maretti.

I due, rispettivamente di settanta e trent’anni, hanno lavorato da giugno alla settimana scorsa con la famigerata associazione ‘Cuamm medici con l’Africa’ a Pujeun, in Sierra Leone, uno dei tre paesi più colpiti dall’epidemia. Durante il lavoro, per una violazione dei protocolli sanitari sono rimasti esposti al rischio. Per questo ora dovranno rimanere chiusi in casa fino ai primi di novembre.

“Chiusi in casa”. In un condominio? Senza camere a pressione negativa? E gli scarichi? E l’eventuale spazzatura?

E poi: se venisse loro voglia di uscire, chi li controlla? Sono sorvegliati? No.

Per il medico e l’ostetrica “sono state prese misure di precauzione, perché hanno un fattore di rischio in più di contagio, ma questo rischio è basso. Per questo è sufficiente che stiano in isolamento a casa, e non in ospedale”, ha vaneggiato Giorgio Ciconali, direttore del Servizio igiene pubblica dell’Asl di Milano.

Come il medico di NY, anche lui non aveva avuto ‘contatti significativi’.

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Per i due operatori sanitari la ‘quarantena’ di 21 giorni (la finestra di tempo nella quale si manifestano i sintomi di Ebola) terminerà tra il 5 e il 10 novembre: “Se fossero venuti a contatto diretto con malati o con fluidi infetti – conferma l’esperto – sarebbero stati messi in isolamento in una struttura ospedaliera; siccome i due hanno invece avuto contatti poco significativi con le fonti della malattia, quella che si sta adottando è solo un’ulteriore precauzione”.

‘Poco significativi’.

Ancora con questi fanatici umanitaristi che stanno mettendo a rischio la vita dei loro concittadini per il loro ‘mal d’Africa’. Andate in Africa, ma poi state lì.

VOX aveva lanciato l’avviso contro questi untori dell’associazione CUAMM:

Come sempre, quello che VOX dice settimane prima, poi si avvera. Purtroppo.

Basta con questi medici che in Italia si fanno pagare 200€ a botta e poi vanno a fare gli umanitaristi in Africa. Aiutate la vostra gente, non mettetela a rischio per i vostri pruriti umanitari.