EBOLA in Veneto: missionario in quarantena

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MESSO IN ISOLAMENTO PER ORDINE DEL TRIBUNALE

ROVIGO – Dice di essere stato contattato al rientro dalla missione in Sierra Leone.

Una telefonata dal tribunale che gli annunciava, in sostanza, il divieto di uscire di casa su indicazione dell’Usl 17.

E, visto che in quel momento si trovava da parenti a Barbona, ora è ancora lì. In una sorta di «confino» come dice lui stesso. Il caso di don Antonio Senno, 70 anni, di Lusia (Rovigo) e missionario in Sierra Leone è il primo provvedimento concreto in Veneto dopo l’allarme ebola scoppiato nelle scorse settimane.

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Il problema, è che i parenti, invece, entrano ed escono. Mettendo a rischio la salute pubblica.

Il religioso accusa di essere stato trattato «come un lebbroso».

Doveva pensarci prima di andare e venire da Ebolandia.




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