I 21 giorni di quarantena finora considerati sufficienti per evitare il contagio del virus ebola, potrebbero non esserlo.
Lo affermano i ricercatori dell’universita’ di Dexter, Philadelphia, con una indagine pubblicata su Plos Currents Oubreaks.
La scoperta si basa sull’applicazione di un modello matematico applicato a epidemie passate, inclusa l’ebola.
“I 21 giorni potrebbero non essere sufficienti per garantire la salute pubblica perche’ ci potrebbe essere ancora dallo 0,2% al 12% di rischio di contagio – spiega Charles Haas, a capo del team -. I periodi di quarantena si calcolano tenendo conto dei costi e dei benefici, il nostro studio vuole essere un invito a rivedere e aggiornare tali raccomandazioni”.
Significa che, anche dopo 21 giorni, se l’infetto entra in contatto con 100 persone, 12 verrebbero infettate.