PREVISTI QUASI 40.000 INFETTI ENTRO IL 24 OTTOBRE

Gli scienziati hanno utilizzato i modelli sulla diffusione delle malattie incrociandoli con i dati sul traffico aereo per prevedere quali sono le probabilità che Ebola arrivi nei vari Paesi esclusivamente attraverso passeggeri di voli aerei provenienti dall’Africa.

Da queste previsioni sono esclusi tutti gli altri mezzi di diffusione come navi, barconi o treni.

Per quanto riguarda l’Europa, non è sorprendente che siano i Paesi con più immigrati africani, e quindi più collegamenti aerei con le zone infette, ad avere più probabilità di importare Ebola per via aerea entro il 24 ottobre,: Francia 75% delle probabilità e Regno Unito 50 per cento delle probabilità.

In Italia, la probabilità che giunga con aerei di linea entro il 24 Ottobre è minore, ma comunque molto alta: circa il 15%.

Ovviamente, più l’epidemia si allargherà ad altri Paesi africani, dei quali ospitiamo più immigrati e quindi più collegamenti aerei – ad esempio il Ghana, che ha una probabilità del 96% di epidemia entro il 24 Ottobre – e più la probabilità salirà anche per l’Italia.

E ripetiamo: queste previsioni riguardano solo il traffico aereo, non i barconi.

Naturalmente, una volta arrivato in Francia, è come fosse arrivato in Italia, vista la totale assenza di frontiere – anche sanitarie – tra paesi UE:

Secondo questa ricerca, solo il blocco del traffico aereo con i paesi infetti, potrà evitare di importare l’epidemia di Ebola in Europa.

Ipotizzando una riduzione dell’80 per cento dei collegamenti aerei infatti, il rischio di importare Ebola via aereo scenderebbe: per la Francia al 25 per cento, e la Gran Bretagna al 15 per cento. Per l’Italia sotto al 5%.

Naturalamente, la chiusura totale delle frontiere aeree verso l’Africa renderebbe le probabilità nulle.

Per l’Italia è comunque molto più probabile un ingresso – probabilmente già avvenuto – di Ebola tramite l’operazione Mare Nostrum.