Si può fare: inquilini sgomberano zingari

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CACCIATI DA CASE POPOLARI CHE AVEVANO OCCUPATO

MILANO – E’ il pomeriggio di giovedì, gli zingari sono tornati.
La sera prima, cinque uomini con un furgone avevano sfondato la porta e lasciato una zingara con tre marmocchi ad occupare una casa.

Sono tornati con sedie, tavoli e altri mobili. Obiettivo: consolidare l’occupazione.

Ma gli inquilini li vedono: «Andiamo, ci sono gli zingari, stanno occupando le case». I residenti si riuniscono e partono all’attacco: «ve ne dovete andare».

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Arrivano i carabinieri e gli ispettori dell’Aler. Tre pattuglie. «Qua nel nostro palazzo non li vogliamo», urlando gli abitanti,
Così, per una volta, i carabinieri hanno il via libera allo sgombero. Dopo due ore gli zingari se ne vanno, sgomberati» dalla rivolta degli inquilini.

Milano è una città occupata. Sono centinaia le case popolari occupate tra Lorenteggio, Corvetto, Calvairate-Molise dagli zingari. Anziani e donne sole ormai ostaggio dei Rom amici del sindaco.

Il Comune è assente, complice. Gli zingari attirati da Pisapia occupano metà dei caseggiati in periferia. La forze dell’ordine sono comandate da politicanti: è tempo di riprenderci quello che è nostro.

Con la forza: si può fare.




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