Bari: clandestino si cuce la bocca, per finta

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Un altro clandestino che finge di cucirsi le labbra. Basta vedere la foto, e poi leggere l’articolo in basso, che descrive il procedimento.

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Fatì, clandestino africano con molti precedenti penali, ospitato nel Centro di identificazione ed espulsione di Bari, chiede alla autorità la liberazione immediata.

L’immigrato è appoggiato dal solito collettivo “Rivoltiamo la Precarietà”, quella che portano i clandestini, ma non diteglielo, sennò si turbano.

Lo straniero è giunto a Bari dal Cie di Ponte Galeria. Sarebbe ora venisse spedito a casa. Insieme a quei fannulloni che lo appoggiano.




Un pensiero su “Bari: clandestino si cuce la bocca, per finta”

  1. Se questa associazione si chiama “Rivoltiamo la precarietà”, perché si occupa di aiutare i clandestini e non i numerosi giovani italiani precari, specie in questo momento storico col paventato rischio di abolizione dell’articolo 18?

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