Le società straniere non potranno possedere più del 20% nei media russi: lo prevede una legge approvata dalla Duma, il ramo basso del Parlamento.
Per le case editrici straniere si tratta di una vera e propria stangata. In particolare per il quotidiano economico Vedomosti e la versione russa di Forbes, entrambi filo-americani.
Tagliola anche sul Moscow Times e sui colossi come Axel Springer, Ctc Media, Burda, in gran parte legati a riviste glamour.
Quelle tutte gay e trans.
E’ una nuova risposta alle sanzioni Ue-Usa, ma anche una nuova idea di società.
E’ un processo, quello della protezione dei gioielli nazionali, che è opposto a quello in atto nei paesi Ue, Italia compresa. Con i Parlamenti tutti impegnati un’opera di svendita totale.
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