Friuli invaso dai pakistani

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NON SOLO LA TENDOPOLI DI GORIZIA, ANCHE UDINE E’ PREDA DEI CLANDESTINI PAKISTANI INVIATI DA RENZI

UDINE – Di giorno vanno a mangiare e a lavarsi da quei parassiti della Caritas. Di notte dormono nell’ex moschea di via Del Vascello. Sono le decine di clandestini afgani e pachistani che non sembrano avere alcuna intenzione di andarsene da Udine, una volta inviati lì da Al Fano.

«Non è pensabile che gli immigrati di permettano di protestare sotto il Comune pretendendo cose che gli italiani non hanno. Mi sembra anche strano che siano così conoscitori delle norme e che in modo così spontaneo attuino una simile protesta. Temo possa essere una strumentalizzazione da parte di qualcuno», commenta giulivo il deputato Pd Paolo Coppola. Forse, potrebbe chiedere al suo governo, e alla Serracchiani.

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«Non sono un conoscitore della materia. Non intendo diventare un politico tuttologo. Bisognerebbe fare in modo che i parlamentari che si occupano di queste istanze nella commissione affari sociali si facessero carico di portare avanti delle proposte. Il problema va affrontato in maniera seria e approfondita». Parole. Intanto il suo governo continua a raccattarli e a sparpagliarli in tutta Italia.

A chiedere un intervento del ministro degli Interni è anche il deputato di Forza Italia Sandra Savino. «In Fvg assistiamo a scenari da terzo mondo. La prova che la situazione stia andando fuori controllo è la notizia in base alla quale l’Austria starebbe ripristinando un controllo alle frontiere con l’Italia, proprio in virtù di un significativo flusso di clandestini. Ho presentato un’interrogazione perché la misura è colma e i comuni non possono reggere ad un’emergenza figlia di una politica di accoglimento sbagliata».